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Usare i modelli di Qualità della vita e dei bisogni di sostegno per la progettazione di servizi alle disabilità

Mauro Leoni
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro (Cr), Università di Parma 

Mauro Loda, Guido Delfrate, Patrizia Marcarini e Marco Lombardi
Cooperativa sociale "La Nuvola" Onlus, Orzinuovi (Bs)

Riassunto
Il lavoro presenta un progetto per un gruppo di servizi per disabili adulti, residenziali e diurni, centrato sull'uso dei modelli della Qualità della vita, sulle Linee guida AIRIM e sull'uso di strumenti centrati sul
modello dei sostegni e sullo sviluppo del comportamento positivo. Il fine era quello di orientare le linee gestionali e strategiche, fino ad arrivare a una ridefinizione degli interventi nei singoli servizi e le modalità
di gestione dei singoli utenti. I risultati illustrano come è possibile sviluppare training su modelli e strumenti allo stato dell'arte nella ricerca internazionale, lavorando al contempo sulla motivazione e su credenze e valori degli operatori per orientare verso un operato di qualità per le persone disabili.

Disabilità intellettive e salute: adattamento della CIRS per la valutazione e il monitoraggio della comorbilità

Giuseppe Chiodelli, Michela Uberti, Rosalina Capellini, Maria Laura Galli, Giuseppe Montini, Serafino Corti, Francesco Fioriti e Mauro Leoni
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro (Cr)

Riassunto
La CIRS (Comorbidity Index Rating Scale) è stata adattata e studiata per due anni su un ampio campione di persone con disabilità intellettive, al fine di comprendere se fosse possibile individuare uno strumento agile e
di immediata efficacia nell'orientare il clinico che gestisce le complessità sanitarie dei soggetti con disabilità.
Dai dati emerge che la CIRS è utile per la completezza degli apparati e delle funzioni corporee indagate, per la praticità di compilazione, e per i principali criteri di compilazione e di attribuzione dei punteggi.
Inoltre sono emerse correlazioni significative ed emblematiche tra la CIRS e la Supports Intensity Scale (SIS), indicando una forte sensibilità della CIRS nel rilevare i livelli di disabilità ed i bisogni di sostegno derivanti
dalla presenza di malattia medica, oltre alla necessità dell'uso combinato di questa scala medica con uno strumento centrato sull'analisi dei bisogni di sostegno in ottica di Qualità della Vita.

Analisi complessiva dei bisogni di sostegno per la riorganizzazione strategica di un servizio diurno per disabili intellettivi

Leoni, M.
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro (Cr), Università di Parma
Viotto, S., Baldini, D., Facchinetti, L., Farruggia, A., Inglima, C., Mancini, M., Masiero, I., Mussini, K., Romanoni, A., Sabbatini, L., Sherif, T., Soria-Velasquez, A.
CDD Il giardino del villaggio, Mosaico servizi (Segrate)

Riassunto
L'articolo presenta come è possibile utilizzare i recenti modelli di Qualità della vita, associati agli strumenti standardizzati per l'analisi dei bisogni, al fine di riorganizzare la gestione di un servizio diurno per adulti con disabilità intellettiva.

Introduzione alla sezione speciale sulle pratiche basate sulle evidenze per le persone con disabilità intellettive e dello sviluppo

Mauro Leoni
Istituto Ospedaliero di Sospiro Università degli Studi di Parma

Introduzione
Quando il concetto di pratiche basate sulle evidenze venne introdotto, gli atteggiamenti degli stessi autori erano connotati da un forte livello di sospetto e cinismo. Gli psicologi che si formarono negli anni '60 e '70 (almeno nel panorama internazionale) vivevano infatti in modo diretto gli interventi come necessariamente collegati alle metodologie sperimentali, ritenendo pertanto che l'intera pratica clinica psicologica fosse basata su approcci speri- mentalmente validati: di conseguenza il concetto stesso di "basato sulle evidenze" sembrava ridondante o irrilevante. Probabilmente il contesto italiano si distingueva (anche in questo caso). Seppure già nel 1942 Virgilio Lazzeroni introduce in Italia il comportamento come oggetto della ricerca psicologica, per i 50 anni successivi la psicologia clinica e gli approcci scientifici in Italia sono stati oggetto di forti lotte interne, monopolizzate dalle diverse scuole di pensiero.

L’efficacia di strategie di intervento multicomponenziali nella gestione dei disturbi del comportamento e della condotta

Francesco Fioriti, Serafino Corti, Giuseppe Chiodelli, Mauro Leoni, Laura Galli, Paolo Merli, Luciana Ferrario, Alberto Zagni, Roberto Cavagnola
Fondazione Sospiro (Cr)

Riassunto
Viene presentato uno Studio su 12 soggetti di età compresa fra i 19 e i 55 anni con disabilità intellettiva (all'interno di un range fra ritardo mentale lieve e grave, disturbi del comportamento e della condotta di rilievo e altre condizioni mediche e psichiatriche gravi.
I soggetti partecipanti allo studio sono accolti in tre diverse RSD (Residenze Sanitarie per Disabili) da tempi diversi (1-40 anni),sono"casi limite"a causa della potenziale pericolosità/pervasività dei loro comportamenti disfunzionali; hanno sperimentato numerose espulsioni da altri servizi residenziali, numerosi ricoveri in S.P.D.C. e subito interventi psicofarmacologici plurimi e di rilievo.

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